Le molestie sessuali sul lavoro: come difenderti

In questo articolo parliamo delle molestie sessuali sul lavoro, di cosa sono, di cosa comportano e di tutto quello che devi sapere circa questo tema.

Secondo l’ultima rilevazione ISTAT, nel periodo 2013/2016 le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro sono state circa un milione 404 mila, pari all’8,9% per cento del numero complessivo delle lavoratrici occupate, incluse le donne in cerca di occupazione. 

Di fronte al dilagare del fenomeno, il 21 giugno 2019, l’Unione Europea ha adottato la Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro n.190, (ratificata dall’Italia con la Legge 15 gennaio 2021, numero 4).

L’obiettivo della Convenzione è “proteggere” i lavoratori in senso lato, ricomprendendo nella categoria tutti i soggetti facenti parte del mondo del lavoro, indipendentemente dalla loro posizione contrattuale: pertanto anche le persone in formazione, i tirocinanti, gli apprendisti, i lavoratori licenziati, i volontari, le persone alla ricerca di un impiego e i candidati ad un lavoro, gli individui che esercitano l’autorità, i doveri e le responsabilità di un datore di lavoro.

Nonostante i casi di molestie sessuali sul lavoro siano oggi molto diffusi, è anche vero che in alcune situazioni si abusa di tale termine. Non sono infatti rari i casi in cui si accusa ingiustamente alcuni individui di avere commesso molestie sessuali, quando invece non hanno commesso un reato così grave.

Ma cosa sono le molestie sul lavoro

Per capire se l’accusa “di aver commesso molestie sessuali” che hai ricevuto è fondata o meno, dobbiamo innanzitutto avere chiaro che cosa si intende con tale termine.

In base all’art. 1 della Convenzione, la molestia consiste nell’ “insieme di pratiche e di comportamenti inaccettabili, o nella minaccia di porli in essere, sia in un’unica occasione, sia ripetutamente, che causino o possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico, includendo la violenza e le molestie di genere”. 

Tali condotte, non vengono circoscritte al luogo di lavoro. Pertanto assumono rilevanza anche le violenze e le molestie che si verifichino in occasione o in connessione al lavoro o che scaturiscano da esso. Vedi anche l’articolo sulla Violenza Sessuale.

In base all’articolo 6 della Convenzione, è previsto poi che ciascuno Stato membro si impegni ad adottare leggi, regolamenti e politiche idonei a garantire il diritto alla parità e alla non discriminazione in materia di impiego e professione per le lavoratrici, per i lavoratori e per altri soggetti appartenenti ad uno o più gruppi vulnerabili o a gruppi in situazioni di vulnerabilità che risultino colpiti da violenza e molestie nel mondo del lavoro.

Ai sensi degli articoli 7 e 8 della Convenzione, ciascuno Stato membro deve dunque impegnarsi per adottare leggi e regolamenti idonei a definire e proibire la violenza e le molestie nel mondo del lavoro, inclusi violenza e molestie di genere. 

La concreta attuazione di tale tutela dovrà necessariamente avvenire con l’emanazione di leggi e regolamenti, come pure tramite contratti collettivi o altre misure conformi alle procedure nazionali, che richiedano ai datori di lavoro di intraprendere misure adeguate e proporzionate al rispettivo livello di controllo in materia di prevenzione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro.

Fino all’entrata in vigore della Convenzione europea, che di fatto inizierà a trovare applicazione in Italia solo nel 2022, nel nostro paese la materia sarà regolamentata dal c.d. Codice delle Pari opportunità (art. 26 D.lgs. 198/2006), il quale fornisce una chiara definizione della molestia sul luogo di lavoro.

In base a tale norma “ … le molestie sono considerate comportamenti discriminatori, in quanto indesiderati e aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo …”. 

Le molestie di genere colpiscono in profondità la dignità dell’essere umano e ledono il principio della parità di trattamento

A ciò aggiungasi che le molestie sul luogo di lavoro finiscono per diminuire la produttività aziendale, atteso che, in un contesto denigratorio ed offensivo, i lavoratori non possono esprimersi al massimo delle loro possibilità.

E’ appena il caso di evidenziare che emozioni negative, come la minaccia, l’insicurezza, l’ansia, il disprezzo, il pericolo, l’incertezza, inevitabilmente, influiscono sulle performance e sulla salute psicofisica delle vittime delle molestie.

Esempi di molestie sessuali sul luogo di lavoro sono:

  • commenti volgari o apprezzamenti sull’aspetto fisico di un lavoratore
  • osservazioni o barzellette a sfondo sessuale
  • esibizione di materiale pornografico
  • contatti fisici indesiderati come baci, carezze, abbracci, strofinamenti
  • ricatti sessuali o avances in cambio di promozioni o vantaggi sul lavoro etc.

Sei vittima di uno di questi reati?

Leggi anche gli articoli: Maltrattamenti in famiglia e Falsa denuncia maltrattamenti in famiglia.

Le false accuse di di violenze e molestie sessuali sul luogo di lavoro

Nonostante il fenomeno delle molestie sessuali sul lavoro sia reale e diffuso, capita anche la situazione opposta, ovvero che la vera vittiman è chi viene accusato ingiustamente.

Se sei stato accusa ingiustamente di aver commesso violenze o molestie sessuali sul luogo di lavoro, per prima cosa devi sapere che hai diritto a difenderti.

In questa situazioni purtroppo si tende a difendere a tutti i costi chi ha sporto denuncia. Chi è stato accusato invece viene subito etichettato come “un mostro” capace di compiere tali gestiti.

Tuttavia, non sono rari i casi in cui tali accuse sono infondate e una semplice incomprensione tra colleghi sul luogo di lavoro viene trasformata in qualcosa di molto più grande, che è appunto l’accusa di molestie sessuali.

Se ti ritieni di essere innocente, devi assolutamente evitare che questa accusa ti possa rovinare la vita per sempre e devi agire per difenderti, il prima possibile.

Ecco perché l’aiuto di un Avvocato esperto in tale materia potrebbe fare davvero la differenza e aiutarti a dimostrare la tua innocenza per la falsa accusa.

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Leggi anche:  False accuse di Stalking e Violazione degli obblighi di assistenza familiare.

Conclusioni

Questo articolo sulle molestie sessuali sul lavoro termina qui. Ricordati che se sei vittima di violenze e molestie sessuali sul lavoro ti devi difendere il prima possibile e denunciare l’accaduto! Lo stesso vale se sei stato accusato ingiustamente: non devi perdere le speranze e iniziare a difenderti il prima possibile.

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