In questo articolo parliamo della Violenza assistita, di cos’è e cosa fare nel caso in cui si riceve una denuncia di questa tipo. Come noto esistono diverse tipologie di accuse di maltrattamenti in famiglia tra cui i Maltrattamenti psicologici in famiglia. Oggi invece vediamo in cosa consiste la Violenza Assistita.
Leggi l’articolo e guarda il video per scoprire tutto quello che devi sapere.
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Violenza Assistita: cos’è
La violenza assistita è una violenza esercitata su familiare di riferimento o su altre figure affettivamente importanti, alla presenza di un minore.
In tal modo il bambino/o, suo malgrado, si trova costretto a subire, sia pure indirettamente, un vero e proprio atto di violenza, che assume rilevanza penale ogni qualvolta, incida in modo significativo sulla sua integrità psico-fisica.
Configurano violenza assistita anche le sevizie o i maltrattamenti nei confronti dell’animale domestico; soprattutto se il bambino avverte l’animale come una figura di riferimento.
Con la legge c.d. del “Codice Rosso”, la violenza assistita è stata inserita come aggravante del reato di maltrattamenti in famiglia, previsto e punito dall’art. 572 c.p., ove, al comma due si è previsto che: “…”se il fatto è commesso in presenza o in danno di persona minore, di donna in stato di gravidanza o di persona con disabilità come definita ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero se il fatto è commesso con armi …”.
Al comma quinto della stessa norma è stato aggiunto poi che ” … Il minore di anni diciotto che assiste ai maltrattamenti di cui al presente articolo si considera persona offesa dal reato …”.
E la ragione di tale mutamento di rotta è evidente.
Secondo un indagine condotta da Save The Children”, in Italia sono circa 427 mila i minori che tra il 2009 e il 2014 hanno vissuto la violenza diretta o indiretta in ambito domestico.
In presenza di violenza indiretta, il bambino prende a poco a poco consapevolezza delle conseguenze di tali atti, constatando i cambiamenti sul carattere e sul fisico del familiare vittima di tali atti e il radicale mutamento dell’atmosfera che si vive all’interno della pareti domestiche.
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Quali le conseguenze sui minori
Purtroppo, in contesti così problematici, il minore, finisce per subire gli affetti diretti della violenza assistita, ovvero della violenza indiretta alla quale ha assistito.
Il bambino comincia infatti a manifestare problematiche sotto l’aspetto fisico, cognitivo, comportamentale e sulle capacità di relazionarsi con i pari e con gli adulti.
Ad esempio deficit nella crescita, a livello di empatia con gli altri oltre che sulle capacità intellettive, ansia, maggiore impulsività, difficoltà di concentrazione, maggiore predisposizione alla depressione in età adulta.
Maggiori tutele per i minori
La Corte di Cassazione, negli ultimi anni ha attribuito estrema rilevanza a tali fattispecie evidenziando che: “ … integrano il reato di maltrattamenti in famiglia, ex art. 572 c.p., non solo in fatti commissivi, lesivi della personalità della persona offesa, ma anche le condotte omissive connotate da una deliberata indifferenza e trascuratezza verso gli elementari bisogni affettivi ed esistenziali della persona debole da tutela. Tale regola consente di ricomprendere nel novero della offensività tutelata dalla norma, anche la posizione passiva dei figli minori, laddove questi siano sistematici spettatori obbligati delle manifestazioni di violenza anche psicologica. In tali ipotesi infatti, chi si rende protagonista di tali condotte, dimostra insofferenza e trascuratezza verso gli elementari ed insopprimibili bisogni affettivi ed esistenziali dei figli stessi, con palese violazione dell’art. 147 del Codice Civile, che impone ai genitori di mantenere, istruire educare ed assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni …” (Cfr. ex plurimis Cass Pen. 4332 del 29 gennaio 2015; Cass. Pen. N° 34450 del 12.10.2020).
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Quali sono i presupposti della condotta penalmente rilevante
La violenza assistita, configura però il reato previsto e punito dall’art. 572 comma 2 c.p. solo quando ricorrano due condizioni:
a) quando la condotta che vede, loro malgrado i minori involontari spettatori della violenza esercitata ai danni della figura di riferimento, sia abituale;
b) quando la violenza (assistita) sia oggettivamente idonea a determinare una stato di sofferenza psico-fisica nel minore;
Pertanto, se ritieni che almeno uno di questi 2 eventi si sia verificato, allora ti devi tutelare!
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La violenza assistita comporta anche la sospensione della responsabilità genitoriale?
A determinate condizioni sì.
Secondo La Suprema Corte, la “Violenza assistita”, rientra nell’alveo dei delitti commessi con abuso della responsabilità genitoriale perché si realizza mediante l’uso abnorme dei poteri e nella violazione o inosservanza dei doveri inerenti alla responsabilità genitoriale medesima.
In tali condotte rientrano “ … non soltanto le condotte di reato direttamente rivolte contro i figli minori (siano esse violente o solo moralmente vessatorie, maltrattanti ai sensi dell’art. 572 c.p. ovvero persecutorie o idonee ad integrare altri e diversi delitti), ma anche quelle indirettamente rivolte contro di loro, che, colpendo, come nel caso di specie, pervicacemente e brutalmente l’altro genitore, li costringono ad assistere, ad una violenza e sopraffazione destinate ad avere inevitabilmente conseguenze sulla loro crescita ed evoluzione psico-fisica, segnandone il carattere e la memoria …”.
Ricorrendo dunque tali presupposti, alla condanna penale, segue la pena accessoria ex art. 34, comma 2, Codice Penale, della sospensione della responsabilità genitoriale.
Sei stato accusato ingiustamente di Violenza Assistita?
Nonostante il fenomeno della violenza assistita sia reale, è anche vero che spesso si riceve tale accusa senza che ricorrano la due situazioni citate sopra .
Cosa significa? Che capita che chi viene accusato di aver commesso violenza assistita ai danni di un proprio familiare è in realtà innocente e dietro a tale denuncia si nasconde altro (Interessi economici, ecc). A tal proposito ti consiglio anche la lettura dell’articolo Falsa denuncia maltrattamenti in famiglia.
Dal momento che i maltrattamenti in famiglia e la Violenza fisica (e quindi anche violenza sessuale) solitamente si verificano nel chiuso delle mura domestiche e in assenza di testimoni, è necessario agire correttamente per dimostrare i fatti accaduti.
Ed è proprio qui che entra in gioco la figura di un Avvocato competente in tema di maltrattamenti in famiglia che sappia capire se chi viene accusato sia davvero colpevole oppure innocente
Se sei vittima di Violenza Assistita o hai ricevuto una falsa accusa
Conclusioni
Il reato di Violenza Assistita configura un reato molto grave e bisogna muoversi il prima possibile per tutelarsi.
Nei miei anni di lavoro ho assistito tantissime persone che avevano ricevuto vittime di violenza assistita, maltrattamenti in famiglia o abusi.
La prossima persona da difendere potresti essere tu!